lunedì 9 agosto 2010

ISAAC ASIMOV - I racconti dei Vedovi Neri




DOVE: Manatthan, New York
QUANDO: Anni '40

Se amate i gialli "vecchio stampo", non fatevi scappare questa raccolta di racconti del padre della fantascienza Isaac Asimov: niente robot, niente mondi futuribili, semplicemente un tranquillo gruppetto di mariti newyorkesi che, una volta al mese, si riuniscono - rigorosamente senza le mogli - per una cena a base di enigmi. Prendete posto a tavola, dunque, e preparatevi a spremere le meningi: ascoltate attentamente la storia che, di volta in volta, uno dei Vedovi Neri sottopone all'attenzione dei commensali, soppesate bene ogni indizio, valutate i fatti e dite la vostra. Dodici capitoletti per altrettanti racconti in ciascuno dei quali, alla fine, è il silenzioso e servizievole Henry, cameriere ufficiale nelle riunioni mensili, a fornire immancabilmente la chiave di volta dell'enigma, mentre tutti brancolano nel buio. Sorseggiate anche voi una tazza di caffè, addentate una fettina di rognone, accomodatevi bene al vostro posto ed ascoltate. Sarete in grado di scoprire che cosa è stato rubato ad un ricco collezionista sicuro d'esser stato vittima di un furto, nonostante non sia in grado di individuare il pezzo mancante? O scoprire l'indizio nascosto nell'opera di Shakespeare, per ritrovare la succulenta eredità di un prudente ed ingegnoso vecchio? O ancora, scoprire chi è la spia che, trafugando informazioni top secret su alcuni progetti spaziali, ha incastrato il dottor Long, costringendolo a lasciare la NASA?
Questi e tanti altri quesiti per tutti i gusti, da leggere sprofondati in poltrona in una giornata di pioggia, o perchè no, sotto l'ombrellone. Ma vi avverto: sarà difficile battere le brillanti intuizioni di Henry!

UN ASSAGGIO:

"Sulla riunione mensile dei Vedovi Neri aleggiava un certo gelo, chiaramente accentrato sull'ospite portato da Mario Gonzalo. Era un omone. Aveva gote paffute e lisce, capelli quasi inesistenti e indossava un gilet come non si era mai visto alle riunioni dei Vedovi Neri.
Si chiamava Aloysius Gordon e i guai cominciarono quando si presentò tranquillamente con nome e occupazione, dichiarando in tutta disinvoltura di far parte del 17° distretto di polizia. Fu come se il sole si fosse oscurato; dalla cena scomparve subito ogni brio."

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