venerdì 8 marzo 2013

ROSA MONTERO - Storia del Re trasparente

DOVE: Francia
QUANDO: XII secolo

Sarà banale, ma per l'otto marzo ho scelto un libro che parla di donne. Anzi, di una donna, ma di una donna speciale, creata dalla penna di una scrittrice spagnola ed in grado di incarnare in sè le due anime contrastanti del Medioevo: da un lato il sangue, le lame affilate, le urla e la calca polverosa della battaglia; dall'altro, l'eleganza dei cavalieri che si confrontano nei tornei, le dame eleganti, l'amor cortese puro e poetico.
Lei, la protagonista, è una giovanissima contadina, Leola, costretta alla fine di una durissima giornata di lavoro uguale a tante altre - nei campi, mani scorticate, sudore e polvere ad avvolgere il corpo come un velo - completamente sola. Attorno a lei, l'orrore di un campo di battaglia al tramonto, i lamenti dei morenti, il sangue vischioso che penetra nel terreno, i cadaveri ancora chiusi nelle loro inutili armature, simili a grossi insetti. Gli Uomini di Ferro - quelli che continuamente si combattono, signorotto contro signorotto, imbrattando i loro campi sudati con la loro cieca violenza - si sono portati via suo padre e suo fratello, oltre al suo amore Jacques; ed a lei non resta altro da fare che fuggire. Ma come potrebbe mai, una giovane sola, sopravvivere al mondo maschio e violento in cui il destino ha voluto che nascesse? Ed ecco che, nella sua mente, balena l'unica via di salvezza: rubare l'armatura ad uno dei morti, ed indossarla. Non più Leola, ma Leo.
Detto, fatto; indossata l'armatura, viaggiamo assieme a lei  alla ricerca del suo amato attraverso la Francia del XII secolo e le sue contraddizioni, tra supertizione, incantesimi, brutale fanatismo religioso e antiche leggende. Come quella del Re Trasparente, nella quale Leola/Leo s'imbatte più volte, senza mai riuscire a conoscerne l'epilogo.
Assieme a lei la focosa e colta Nyneve, a suo dire una strega senza età, che indossati anch'essa indumenti maschili decide di accompagnarla in qualità di scudiero.
Una storia delicata eppure forte, nella quale con gli occhi puri di una giovane plebea osserviamo l'Europa buia, selvaggia, in cui centinaia di individui si muovono a piedi o a cavallo, chi inseguendo un ideale, chi trascinato dalle fiamme della fede, chi ancora in fuga da un segreto.
Un'epoca affascinante, nella quale gli idealisti sognano vivono nel culto di Avalon, con i suoi ideali, la sua lealtà, i suoi saldi valori, mentre molti si lasciano trascinare . dalla fede o dai meri interessi economici - verso l'ennesima, sanguinosa guerra.
Solida come un cavaliere ma sensibile come una dama, Leola/Leo scivola attraverso tutto ciò combattendo, amando, sperando, provando pietà.
Una bellissima storia di una donna nata serva, e morta libera.

UN ASSAGGIO:
"Obbediente, con una docilità poco adatta ad un cavaliere, sia pure un cavaliere senza cavallo, tiro fuori la borsa e mostro le monete. L'oste ci pensa su e torna a sedersi accanto a noi.
'Va bene. Vediamo un po' 'ste famose carte magiche'
E' un uomo piuttosto alto, con un po' di pancia, e si sorregge su due gambe incredibilmente magre. Si gratta il mento mal rasato con un'aria burlona e sputa per terra, in mezzo alle ginocchia ossute.
'E sono famose per davvero' dice la mia amica 'Non hai mai sentito parlare delle potentissime carte italiane, il Tarocco segreto?'
Nyneve ha tirato fuori dall'inesauribile tasca un mazzo di cartoncini colorati. Li distende sul tavolo; sono lisci e incerati e mostrano le figure più singolari: re maestosamente abbigliati, soli e lune, impiccati e scheletri dall'aspetto inquietante. L'oste si china sulla tavola son interesse.
'Ah, e così queste sarebbero quelle nuove carte tanto strane? Avevo sentito parlare della loro esistenza.'
'Sono nuove per noi. Ma il loro sapere è antico come la terra che t'uinsudicia le scarpe. Mescola e taglia.'

4 commenti:

  1. Non avevo mai sentito parlare di questo libro e devo dire che sembra davvero una lettura che potrebbe fare al caso mio. Grazie per averne parlato! :)

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  2. Io l' ho letto e mi è piaciuto tanto

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