venerdì 22 luglio 2016

RUDJARD KIPLING - Il Libro della Giungla

DOVE: perlopiù, in India
QUANDO: alla fine dell'800

Cosa adoro più di tutti della lettura? Essere libera. Poter spaziare da un tema impegnato ad una storiella leggera, da una parte all'altra del mondo, da un autore contemporaneo ad un grande classico.
Ed eccomi qui, faccia a faccia con un Nobel per la Letteratura, nonchè un celeberrimo titolo "per ragazzi" che, ahimè, fino ad ora conoscevo solo per la trasposizione cartoon della Disney. Diciamo pure che come mamma mi rendo conto di quanto sia vasta oggi l'offerta di libri per bambini e ragazzi, il che finisce inevitabilmente per lasciare in disparte titoli un tantino "datati", magari con uno stile ed un linguaggio poco vicino ai giorni nostri, eppure ancora ricchi, ricchissimi di messaggi e di atmosfere. Un libro dal sapore esotico, doppiamente lontano per noi lettori del Ventunesimo Secolo - che, nella fantasia di chi ci ha preceduto, saremmo diventati creature vestite di alluminio che si spostano su macchine volanti, mentre continuiamo quaggiù a rosolare dentro vecchie utilitarie incastrate tra Grande Raccordo Anulare e Pontina. Ma questa è un'altra storia; dicevamo, dunque, doppiamente lontano. Punto primo - e questo mi pare ovvio - perchè siamo perlopiù in India (fatta eccezione per il racconto La Foca Bianca, che ci trasporta nel freddo mare di Bering). Umidità, fitta vegetazione, liane mollemente cadenti dagli alberi, elefanti maestosi, cobra sfuggenti, tigri nascoste nel folto della jungla intricata e stillante afa. Punto secondo, perchè questa è l'India della fine dell'Ottocento: la calda, luccicante colonia inglese, in cui i dominatori sorseggiano il tè riparandosi dall'afa sotto ai portici e gli indigeni addestrano con orgoglio gli elefanti affinchè aiutino l'uomo nei lavori pesanti.
Insomma, una full-immersion in tempi e luoghi remoti, alternando prosa e poesia, per continuare ad insegnare agli uomini di oggi - al di là di certi dettagli che ad un occhio moderno appaiono assolutamente demodè - i valori senza tempo della lealtà, del rispetto, del coraggio. Mowgli, certo, chi non lo conosce? E con lui Baloo, Baghera, e l'ostinata e rancorosa Shere-Kahn. Ma anche Rikki-Tikki-Tavi, la piccola e coraggiosa mangusta; Kotick, la foca bianca che con coraggio ed ostinazione porta in salvo la sua colonia nel gelido e tempestoso mare del Nord; l'affascinante e leggendaria Danza degli Elefanti, che consentirà al piccolo Toomai di diventare finalmente un addestratore come suo padre e suo nonno prima di lui.. una moltitudine di personaggi dal sapore d'altri tempi, per certi versi non privi di una certa ingenuità che oggigiorno manca ai protagonisti dei libri per ragazzi.

Perchè, evviva Geronimo Stilton, evviva Harry Potter ( e cito qui volutamente due personaggi che io e mio figlio DIVORIAMO, "libristicamente" parlando, e ADORIAMO) ma i classici non devono morire.


UN ASSAGGIO:

"La prima cosa che sentì al risveglio fu la sensazione di mani che gli stringevano le gambe e le braccia; di piccole mani dure e robuste, poi un fruscio di foglie sulla faccia, allora guardò giù fra i rami oscillanti mentre Baloo risvegliava la Jungla con i suoi urli profondi e Bagheera balzava su per il tronco digrignando i denti. I Bandarlog mandarono uno strillo di trionfo, e sgattaiolarono su verso i rami più alti, dove Bagheera non osava seguirli, gridando: "Ci ha guardato! Bagheera  i ha guardato! Si è accorta di noi! Tutto il Popolo della Jungla ci ammira per la nostra destrezza e la nostra astuzia!"
Poi iniziò la fuga, e la fuga delle scimmie attraverso le regioni degli alberi è una cosa che nessuno riesce a descrivere. Hanno delle vere e proprie strade e degli incroci che salgono e scendono e corrono tutte da cinquanta a settanta o cento piedi da terra, e possono percorrerle anche di notte se occorre. Due delle scimmie più forti avevano afferrato Mowgli sotto le braccia e saltavano sostenendolo da una cima all'altra, facendo dei salti di venti piedi alla volta."

2 commenti:

  1. Ciao Letizia, che atmosfera magica e fantastica si respira qui! Ci voleva proprio!
    Anch'io non ho mai letto "Il libro della giungla" di Kipling...l'ho amato molto nella versione Disney, ma senza dubbio il libro è in grado di dare una profondità maggiore alla storia e anche una completezza in più. Lo cerco al più presto per leggerlo. Grazie, è sempre un piacere leggere i tuoi consigli e i tuoi bellissimi post sui libri.

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    1. Ciao Cristina, benvenuta a te e grazie per i complimenti.. per me il blog è una boccata di ossigeno e pensieri "belli", in mezzo a tanta negatività... ed è lo stesso motivo che mi spinge ad affacciarti nel tuo, tra poesie e disegni! Un abbraccio!

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